[Da: VITA, Periodico 1956]

VERSO UNA NUOVA PARROCCHIA

alla periferia di Milano


Il giorno 4 marzo u. s. si è iniziata, presso l' Istituto Pavoniano Artigianelli di Milano, in via Benigno Crespi 30, un'attività quasi parrocchiale, in vista di una prossima futura Parrocchia, che dovrà sorgere nel terreno dell'Istituto stesso e che l'autorità Diocesana affiderà alla nostra Congregazione.
Già da due anni i Superiori dell'Istituto, preoccupati delle necessità spirituali della Zona, avevano aperto la cappella dell' Istituto per una S. Messa festiva, per dar agio, almeno a volonterosi, di poter adempiere ai loro doveri religiosi. L'iniziativa ha fatto maturare l'idea di erigere una Parrocchia, data la lontananza delle due che ora interessano la zona, cioè Dergano e S. Paolo, e l'aumento della popolazione per la costruzione continua di nuove case.
Erigere subito canonicamente la Parrocchia, non è possibile perché manca la chiesa e quel minimo di attrezzature indispensabili, al giorno d'oggi, al regolare funzionamento di una cura d'anime. Attendere ancora, sarebbe stato dannoso, poichè, tanta gente, lontana dalla chiesa, si sarebbe disabituata alla pratica religiosa, col pericolo di perdere la fede.
Ed ecco trovata la via di mezzo.
Lasciate alle due Parrocchie interessate le funzioni strettamente  parrocchiali, cioè Battesimi, Matrimoni e Funerali, e ai fedeli la piena libertà di rivolgersi per ogni bisogno alla Parrocchia da cui giuridicamente dipendono, i Padri Pavoniani hanno iniziato il ministero pastorale per tutto il resto: Ss. Messe festive e feriali, visite agli infermi, istruzione catechistica per le prime Comunioni e Cresime, attività oratoriane, ecc.
L'Istituto ha dovuto sottoporsi a dei sacrifici con rinuncia di locali, spostamenti d'orario, trambusto di gente che va e che viene, specialmente di ragazzi, ma lo ha fatto volentieri, preoccupato più del bene delle anime che della matematicità della vita di collegio che, se è vero che deve sopportare dei disagi, ne può avere anche dei vantaggi.
L'inizio di queste attività promette bene.
La popolazione della zona è contenta, frequenta le ormai sei Messe festive con un sensibile crescendo, desidera di avere presto la sua chiesa e gli oratori per i ragazzi, i quali però non hanno aspettato la costruzione dei locali e la sistemazione dei cortili appositi, ma hanno invaso quelli dell'Istituto, che sono diventati ormai cosa loro.
Intanto che si lavora, che si fa conoscenza con !a popolazione della zona, che già è stata delimitata, i progetti e le relative pratiche per la costruzione della chiesa parrocchiale e Opere annesse vanno avanti e speriamo che giungano in porto presto, accompagnate però. anche dai relativi quattrini che ci mancano in modo assoluto, perchè noi i fondi li abbiamo solo sulla banca della Divina Provvidenza. E siccome· questa si serve per pagare i suoi conti, delle anime generose, invitiamo tutte queste a non rifiutare questo prezioso servizio.

Come si può notare da questa prima immagine, nel progetto iniziale la Parrocchia non era prevista.

È una cappella dell'Istituto che permette alle numerose famiglie del quartiere di poter partecipare alla S. Messa Domenicale.

Fin da subito è chiaro che la cappella messa a disposizione dall'Istituto non è sufficiente a contenere i fedeli desiderosi di partecipare alla S. Messa. Il quartiere si sta popolando velocemente.

Momento di preghiera nel cortile dell'Istituto.

Prima della Parrocchia si trovava la Cascina Caminasca. Si riconoscono intorno palazzi ancora attualmente presenti nel quartiere, mentre la superstrada Milano-Meda non è ancora stata costruita.

Ecco il terreno dove sorgerà l'opera Parrocchiale. I palazzi sullo sfondo sono in via di costruzione.